Ci lamentiamo degli hacker sempre più bravi e smaliziati, di virus sempre più pericolosi, di tecniche di pirateria informatica all’avanguardia immaginando chissà quali scenari di controllo cyberpunk alla Philip K. Dick. In parte è vero, per carità, ma poi l’occhio finisce per cadere sul rapporto elaborato da Nordpass sulle password più utilizzate a livello mondiale e italiano.
Ebbene, subito una buona notizia: la password “123456” non è più quella più usata dagli utenti. Già, è scesa al secondo posto. La password più usata oggi è “admin”, che conquista la vetta. Mentre al terzo posto, indistruttibile, resiste una password eccezionale: niente di meno che la parola “password”.
Sarà colpa della scarsa fantasia, sarà colpa del fatto che ormai anche il frigorifero chiede una password per aprirsi e la pazienza dell’utente medio scarseggia. Il quadro, decisamente impietoso, ci dice che il 70% delle parole chiave più usate per proteggere email, servizi di streaming e app può essere violato in meno di un secondo.
Scorrendo le prime dieci posizioni delle password più amate, non mancano poi grandi classici come “qwerty” e “unknown”. Perdono terreno invece “ciaociao”, “Juventus”, “Napoli” e vari nomi di persona come “Martina”, “Francesco”, “Corrado” e “Riccardo”. Questo per l’Italia. All’estero, più sosfisticati, oltre a “123456” e “admin”, si sceglie anche la più lunga “12345678”.
Del resto quasi un terzo (il 31%) delle password più usate nel 2023 è una sequenza numerica, anche se gli utenti usano password deboli per proteggere i propri account sulle piattaforme di streaming e quelle più solide per le piattaforme che offrono servizi finanziari.
La soluzione secondo gli esperti è passare ad un mondo senza password, ora possibile grazie a diversi sistemi come Passkey che permette di certificare in maniera univoca la propria identità con la biometria, il volto e le impronte. Si può già attivare su diversi servizi di aziende come Apple, Google e Amazon. Colossi tecnologici che fanno parte della Fido Alliance (Fast Identity Online), che si propone di accumunare in uno standard unico le diverse procedure di autenticazione per ridurre l’eccessiva dipendenza dalle password.