Dotare l’Italia di un sistema di cyberdifesa di eccellenza, per potenziare in misura significativa la capacità di prevenzione, monitoraggio, difesa e risposta, in linea con i migliori standard internazionali". Nell’epoca dello smart working, che vede ancora il nostro Paese molto arretrato, il report della task force guidata da Vittorio Colao fa luce sull’incremento delle minacce e dell’illegalità ulteriormente amplificate dalla crescita dell’Internet of Things e della connettività diffusa richiesta dalla società post-Covid.
Per questo la task force suggerisce di "lanciare il Piano per il potenziamento della complessiva Architettura di sicurezza cibernetica, che preveda: rapida attuazione del complessivo sistema di Governance istituzionale così come delineato dalle recenti normative in attuazione della direttiva comunitaria NIS e sul Perimetro nazionale di sicurezza cibernetica; un significativo incremento delle risorse umane qualificate e fresche nelle strutture tecniche operative individuate dal quadro normativo di riferimento, per recuperare ritardi e
anticipare crescita, attraverso sistemi innovativi e più agili di reclutamento, in primo luogo per le strutture della Pubblica Amministrazione dedicate alla sicurezza cibernetica, nonché per la PA nel suo complesso. Individuazione di strutture comuni per la formazione degli operatori impiegati nelle strutture di Cyber Defence;
l’introduzione di uno speciale regime personale per i tecnici specializzati (soprattutto con qualifiche avanzate) all’interno delle amministrazioni per permettere maggiore rapidità ed efficacia di reclutamento tra laureati e dottorandi, elasticità retributive e flessibilità gestionale per il personale di Cyber Defense; un piano di investimenti per il potenziamento delle
infrastrutture e dotazioni tecnologiche del Comparto Intelligence, del Ministero dell'Interno (Polizia di Stato - Polizia Postale) e della Difesa, anche attraverso l’attivazione di procedure eccezionali per l’acquisizione degli asset, per l’abbattimento dei tempi necessari e l’innalzamento della qualità delle dotazioni, sia in termini di efficienza che di sicurezza".